Il 25 aprile del 2020 avevamo degnamente celebrato il 75° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo nonostante le restrizioni dovute all’epidemia pandemica, inaugurando la mostra virtuale Milano Libera, in memore omaggio a coloro che diedero la vita per restituirci libertà e democrazia.
La mostra, che offre alcune esemplari testimonianze della ricchissima documentazione sulla Resistenza grazie al contributo delle associazioni residenti in Casa della memoria, ampiamente visitata in questi mesi, viene ora ampliata con un aggiornamento che si concentra sulla stampa, finalmente libera, proponendo la scansione della raccolta dei principali quotidiani diffusi a Milano dal 26 aprile al 9 maggio 1945, provenienti della emeroteca dell’Istituto Nazionale Parri.
L’iniziativa, proposta da Anpi, offre al pubblico milanese la possibilità di rivivere quel grande momento di speranza e di respirare l’aria di libertà di quei giorni, rinsaldando la nostra fiducia nella democrazia in questo periodo di incertezza e difficoltà.
25 APRILE 2020: avremmo voluto celebrare degnamente il 75° anniversario della Liberazione di Milano alla Casa della Memoria con una mostra di documenti, storie, immagini, suoni, testimonianze dei protagonisti di quella meravigliosa e irripetibile primavera in cui i milanesi, insieme a tutti gli italiani, seppero riconquistare la libertà, porre le basi della democrazia repubblicana e sottoscrivere il solenne impegno a costruire un futuro migliore. Andavano ricostruite la città e l’Italia intera, oppresse dai lunghi anni della dittatura fascista, dilaniate da una guerra spaventosa e vergognosa, responsabile della morte di decine di milioni di persone, della vergogna dei campi di sterminio nazista, di una violazione inaudita dei diritti umani.
Avremmo voluto vedere la Casa della Memoria affollata dei tanti cittadini partecipi, interessati, consapevoli e commossi, che frequentano abitualmente le nostre mostre, gli eventi, i concerti, i dibattiti, le attività educative, come avremmo voluto vedere il consueto grande corteo, l’omaggio alle lapidi dei partigiani sulle case della città, il ricordo riconoscente dei milanesi.
Ma tutto ciò non è possibile a causa della pandemia. Quindi, come avviene nella nostra vita quotidiana in questo periodo, abbiamo utilizzato la rete e vi presentiamo un video e una mostra virtuale (in un apposito sito dedicato), organizzata dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri e dall’Anpi, che ci introduce ad alcune esemplari testimonianze della ricchissima documentazione sulla Resistenza e che appassiona, incuriosisce, invita a conoscere di più, stimola la fantasia.
La pandemia è una tragedia globaale, ma, per quanto grave e minacciosa per la vita delle persone, la distruzione di posti di lavoro e di attività produttive, non è paragonabile alla Seconda guerra mondiale. Oggi siamo reclusi nelle nostre case, ma non siamo isolati, comunichiamo e partecipiamo grazie alla rete, c’è il rischio del contagio, ma non il pericolo angoscioso delle bombe, della violenza dei nazisti e dei fascisti, della fame e della miseria. Ma, soprattutto, oggi viviamo in una democrazia, che pur con tutti i suoi difetti ed errori, garantisce i diritti fondamentali, il pluralismo politico, la libertà dell’informazione. Tuttavia libertà e democrazia non sono date una volta per tutte, devono essere costantemente difese, l’emergenza non deve essere il pretesto per limitarle. Dobbiamo essere vigili custodi delle libertà e delle istituzioni democratiche e la memoria della Resistenza contro il nazi-fascismo ci ammonisce e sprona ad esserlo sempre.
Esistono tuttavia alcune analogie tra la guerra mondiale e la pandemia. Comparabili sono l’abnegazione e il coraggio dei medici, infermieri, personale sanitario, volontari, l’impegno di tutti coloro che garantiscono servizi essenziali, la mobilitazione delle migliori energie della nostra società; e paragonabili sono il sentimento di solidarietà e il senso di responsabilità che sentiamo nei confronti dei nostri concittadini italiani e europei e di tutti gli abitanti della terra, la consapevolezza del valore inestimabile della pace e della concordia perché nessuno si salva da solo.
Sarà questo uno strano 25 aprile, diverso e drammatico, in cui dobbiamo ribadire e rafforzare, con ancor maggior determinazione e consapevolezza democratica, il nostro patto di cittadinanza, nel ricordo di coloro che hanno dato la vita per ridarci libertà e giustizia.
Alberto Martinelli, Presidente di Casa della Memoria
info@milanolibera.it
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