Prima dell’emergenza il sito avrebbe dovuto essere costituito dalla sola sezione Storie.
Esso era stato pensato infatti per consentire, a quanti lo desiderassero, di approfondire i temi trattati nell’esposizione.
A partire da uno sguardo sulla Milano della Liberazione e da un focus su piazzale Loreto, presentiamo interventi di quanti furono presenti a quegli eventi (Schiefer) o li subirono in prima persona (Carpi, il gruppo BBPR, lo stesso Scalarini). Un altro tema, alla base del nostro percorso espositivo, riguarda la rappresentazione della Resistenza – le scelte stilistiche compiute e le modalità di esposizione. Da focus sulla mostra di Bordeaux (1946) si giungerà ad una analisi più complessiva sul ciclo di mostre 1945-1949.
Mario De Micheli costituisce una figura centrale del nostro viaggio. Attivo antifascista, eccellente critico ed intellettuale curioso – oltre ad avere collezionato i disegni che vi proponiamo, fece parte del gruppo di intellettuali che allestì le mostre del dopoguerra e fu interprete di canti della Resistenza.
Proponiamo una lettura della Resistenza attraverso percorsi che integrano eventi storici ed esperienze artistiche. Niente di nuovo: un buon esempio è costituito dal documentario “Pietà l’é morta” di Libero Bizzarri. Direttamente dal 1964: un film crudo – lontano dall’estetica di oggi – da vedere con gli occhi del pubblico di allora, di quanti vissero in prima persona gli orrori della guerra. I nomi nel cortometraggio ricorrono tra gli artisti che vi proponiamo in “Immagini”: se cercate bene troverete, anche lì, quello di De Micheli.
Ci piace l’idea di mettere a confronto fonti prodotte in epoche distinte: fotografie scattate nel corso degli eventi, disegni coevi e quelli successivi, pannelli del 1946, il documentario del 1964: mettendo tutto in fila è possibile individuare i percorsi compiuti dalle immagini nel corso del tempo. In questa chiave di lettura i singoli elementi perdono la caratteristica di monadi a sé stanti, essi assumono rilievo solo se messi in relazione tra di loro.